Confermata e in lieve espansione la presenza della lontra lungo il fiume Calore Irpino, dopo dodici anni dal survey in Italia meridionale
Dopo quasi 12 anni Manlio Marcelli e Romina Fusillo sono tornati sul fiume Calore Irpino per attuare una indagine speditiva della presenza e distribuzione della lontra eurasiatica (Lutra lutra). Lo hanno fatto in occasione del 7° Night & Day organizzato dall’ASOIM – Associazione Studi Ornitologici Italia Meridionale (www.asoim.org) nelle giornate del 28 e 29 giugno scorso. Il Night & Day è una due-giorni ornitologica volta ad ottenere una checklist delle specie di uccelli diurne e notturne (da qui night & day), presenti in un’area della regione Campania poco conosciuta dal punto di vista ornitologico. Quest’anno per la prima volta l’ASOIM ha scelto un corso d’acqua per la spedizione, il fiume Calore Irpino, in risposta all’appello del Comitato Tutela Fiume Calore (www.comitatotutelafiumecalore.org), nato qualche anno fa per richiamare l’attenzione sull’insoddisfacente stato ecologico del fiume e di altri corsi d’acqua del bacino idrografico.
Nel periodo 2002-2004, Manlio Marcelli nell’ambito del suo dottorato di ricerca ha organizzato e condotto con Romina Fusillo una estesa indagine di campo sulla lontra euroasiatica in Italia centro-meridionale, acquisendo nuove e significative informazioni sulla distribuzione e lo stato di conservazione della lontra in Italia. I dati di campo e le successive elaborazioni modellistiche evidenziarono un’ampia discontinuità nella distribuzione della lontra e di habitat idonei in Italia meridionale, coincidente con il medio-basso corso del Calore Irpino e il medio corso del fiume Volturno. La lontra risultava invece presente nell’alto corso del Calore Irpino fino a circa 10 Km a monte della città di Benevento e nell’alto e medio corso del fiume Volturno fino a Sant’Angelo d’Alife.
La discontinuità distribuzionale evidenziata nel 2002 frammenta l’areale italiano della lontra in un’area di presenza molisana (ora in espansione nel bacino del fiume Sangro in Abruzzo) di piccole dimensioni, e in un’ampia area di presenza meridionale, estesa dalla Campania alla Calabria centrale. I risultati della ricerca di Marcelli evidenziarono come azione prioritaria per la conservazione della lontra il ripristino della idoneità del fiume Volturno e del tributario Calore Irpino, per favorire la continuità geografica dell’areale (Marcelli 2006).
Dopo il 2002 nessuna nuova indagine è stata realizzata lungo l’asta fluviale del Calore Irpino per verificare la persistenza o eventuali cambiamenti della lacuna di distribuzione della lontra. Il N&D ASOIM 2014 ha rappresentato l’occasione per aggiornare le informazioni sulla presenza della lontra in questa importante area.
Il 28 e 29 giugno sono state visitate 8 stazioni fluviali nel Calore Irpino tra Montella e Amorosi, poco a monte della confluenza con il Volturno. La speranza era confermare la presenza della lontra nel tratto fluviale irpino, ma soprattutto ottenere nuovi dati di presenza nel tratto beneventano.
L’indagine, pur riscontrando la permanenza di forti elementi di criticità ambientale, tra i quali un rapido e notevole scadimento qualitativo delle acque lungo il gradiente fluviale a partire dal tratto subito a valle dell’abitato di Montella, ha confermato la presenza della lontra tra Montella e Venticano-Apice. Inoltre è stato rilevato un nuovo sito di presenza nel comune di Torracuso, circa 13 Km a valle di Benevento, che riduce l’ampiezza della discontinuità dell’areale. I risultati richiamano con maggior forza la necessità di migliorare lo stato ecologico-funzionale del Calore Irpino per migliorare lo stato di conservazione della lontra a livello nazionale.
In particolare, appare in tal senso utile procedere affinché siano elaborati ed attuati i piani di gestione e le misure di conservazione per le specie di interesse comunitario, tra le quali la lontra, presenti nei SIC che interessano il bacino idrografico del fiume Calore Irpino, e per l’istituzione di un nuovo SIC o area protetta lungo il corso d’acqua e i principali affluenti.
Il Comitato Tutela Fiume Calore ha già prodotto un dossier (http://www.comitatotutelafiumecalore.org/documenti.html) sulle criticità che investono questo corso d’acqua. I risultati del N&D contribuiranno a rafforzare le istanze del Comitato, evidenziando la ricchezza di specie malgrado tutto ancora presenti nel fiume e nel corridoio ripario, e l’importanza conservazionistica di questo corso d’acqua per la lontra, uno dei mammiferi maggiormente esposti a rischio di estinzione in Italia.
A parte gli importanti risultati della spedizione, è stata una bellissima e piacevole esperienza e occasione di collaborazione con colleghi e associazioni impegnate nella conservazione della biodiversità e del territorio. Grazie a tutti.
Romina Fusillo e Manlio Marcelli
Bibliografia
Marcelli M. (2006) Struttura spaziale e determinanti ecologici della distribuzione della lontra (Lutra lutra) in Italia. Sviluppo di modelli predittivi per l’inferenza ecologica e la conservazione. Tesi di dottorato. Università di Roma La Sapienza
Dopo quasi 12 anni Manlio Marcelli e Romina Fusillo sono tornati sul fiume Calore Irpino per attuare una indagine speditiva della presenza e distribuzione della lontra eurasiatica (Lutra lutra). Lo hanno fatto in occasione del 7° Night & Day organizzato dall’ASOIM – Associazione Studi Ornitologici Italia Meridionale (www.asoim.org) nelle giornate del 28 e 29 giugno scorso. Il Night & Day è una due-giorni ornitologica volta ad ottenere una checklist delle specie di uccelli diurne e notturne (da qui night & day), presenti in un’area della regione Campania poco conosciuta dal punto di vista ornitologico. Quest’anno per la prima volta l’ASOIM ha scelto un corso d’acqua per la spedizione, il fiume Calore Irpino, in risposta all’appello del Comitato Tutela Fiume Calore (www.comitatotutelafiumecalore.org), nato qualche anno fa per richiamare l’attenzione sull’insoddisfacente stato ecologico del fiume e di altri corsi d’acqua del bacino idrografico.
Fiume Calore Irpino in località Calore, Venticano (BN). Foto di Romina Fusillo, LUTRIA snc
Nel periodo 2002-2004, Manlio Marcelli nell’ambito del suo dottorato di ricerca ha organizzato e condotto con Romina Fusillo una estesa indagine di campo sulla lontra euroasiatica in Italia centro-meridionale, acquisendo nuove e significative informazioni sulla distribuzione e lo stato di conservazione della lontra in Italia. I dati di campo e le successive elaborazioni modellistiche evidenziarono un’ampia discontinuità nella distribuzione della lontra e di habitat idonei in Italia meridionale, coincidente con il medio-basso corso del Calore Irpino e il medio corso del fiume Volturno. La lontra risultava invece presente nell’alto corso del Calore Irpino fino a circa 10 Km a monte della città di Benevento e nell’alto e medio corso del fiume Volturno fino a Sant’Angelo d’Alife.
La discontinuità distribuzionale evidenziata nel 2002 frammenta l’areale italiano della lontra in un’area di presenza molisana (ora in espansione nel bacino del fiume Sangro in Abruzzo) di piccole dimensioni, e in un’ampia area di presenza meridionale, estesa dalla Campania alla Calabria centrale. I risultati della ricerca di Marcelli evidenziarono come azione prioritaria per la conservazione della lontra il ripristino della idoneità del fiume Volturno e del tributario Calore Irpino, per favorire la continuità geografica dell’areale (Marcelli 2006).
Dopo il 2002 nessuna nuova indagine è stata realizzata lungo l’asta fluviale del Calore Irpino per verificare la persistenza o eventuali cambiamenti della lacuna di distribuzione della lontra. Il N&D ASOIM 2014 ha rappresentato l’occasione per aggiornare le informazioni sulla presenza della lontra in questa importante area.
Il 28 e 29 giugno sono state visitate 8 stazioni fluviali nel Calore Irpino tra Montella e Amorosi, poco a monte della confluenza con il Volturno. La speranza era confermare la presenza della lontra nel tratto fluviale irpino, ma soprattutto ottenere nuovi dati di presenza nel tratto beneventano.
Stazioni fluviali visitate durante l’indagine speditiva sulla lontra del 28 e 29 giugno 2014
L’indagine, pur riscontrando la permanenza di forti elementi di criticità ambientale, tra i quali un rapido e notevole scadimento qualitativo delle acque lungo il gradiente fluviale a partire dal tratto subito a valle dell’abitato di Montella, ha confermato la presenza della lontra tra Montella e Venticano-Apice. Inoltre è stato rilevato un nuovo sito di presenza nel comune di Torracuso, circa 13 Km a valle di Benevento, che riduce l’ampiezza della discontinuità dell’areale. I risultati richiamano con maggior forza la necessità di migliorare lo stato ecologico-funzionale del Calore Irpino per migliorare lo stato di conservazione della lontra a livello nazionale.
Sito di deposizione ed escremento di lontra (spraint) rinvenuto lungo il Calore Irpino nel comune di Torrecuso (BN). Foto di Manlio Marcelli, LUTRIA snc
In particolare, appare in tal senso utile procedere affinché siano elaborati ed attuati i piani di gestione e le misure di conservazione per le specie di interesse comunitario, tra le quali la lontra, presenti nei SIC che interessano il bacino idrografico del fiume Calore Irpino, e per l’istituzione di un nuovo SIC o area protetta lungo il corso d’acqua e i principali affluenti.
Fiume Calore Irpino in località Masseria La Palmenta nel comune di Foglianise (BN). Foto di Manlio Marcelli, LUTRIA snc
Il Comitato Tutela Fiume Calore ha già prodotto un dossier (http://www.comitatotutelafiumecalore.org/documenti.html) sulle criticità che investono questo corso d’acqua. I risultati del N&D contribuiranno a rafforzare le istanze del Comitato, evidenziando la ricchezza di specie malgrado tutto ancora presenti nel fiume e nel corridoio ripario, e l’importanza conservazionistica di questo corso d’acqua per la lontra, uno dei mammiferi maggiormente esposti a rischio di estinzione in Italia.
Fiume Calore Irpino a Montella (AV). Lungo questo tratto fluviale sono in atto interventi di taglio della vegetazione ripariale e alterazione delle sponde per la realizzazione di gabbionate di consolidameto. Nella foto è inoltre visibile lo scarico del depuratore comunale. Foto di Romina Fusillo, LUTRIA snc
A parte gli importanti risultati della spedizione, è stata una bellissima e piacevole esperienza e occasione di collaborazione con colleghi e associazioni impegnate nella conservazione della biodiversità e del territorio. Grazie a tutti.
Romina Fusillo e Manlio Marcelli
Bibliografia
Marcelli M. (2006) Struttura spaziale e determinanti ecologici della distribuzione della lontra (Lutra lutra) in Italia. Sviluppo di modelli predittivi per l’inferenza ecologica e la conservazione. Tesi di dottorato. Università di Roma “La Sapienza”, 108 pp