Lavoro di Lutria pubblicato sulla rivista scientifica Ecosphere

 

È stato pubblicato sulla rivista Ecosphere della Ecological Society of America l’articolo “Stream size-dependent effect of urban land use on occupancy of an apex freshwater carnivore recolonizing past ranges”.

Un esemplare di lontra eurasiatica ripreso da fototrappola sul fiume Lese (KR) nel 2019

L’articolo analizza le dinamiche distributive della lontra eurasiatica (Lutra lutra) nel margine meridionale dell’areale italiano, situato in corrispondenza dell’altipiano Silano e della Calabria centrale. Abbiamo iniziato a collezionare dati di presenza–assenza in quest’area nel 2003, proseguendo dal 2009 al 2019 con il supporto dell’Ente Parco Nazionale della Sila. Nel 2003 scoprimmo una popolazione periferica di lontra nelle aree limitrofe del Parco, per confermarne la presenza anche nell’area protetta nel 2009. Le ipotesi che hanno guidato le analisi dell’articolo postulano un processo di ricolonizzazione negli anni (un incremento della distribuzione) associato ad una progressiva riduzione o marginalizzazione degli impatti delle aree agricole ed urbane sugli habitat fluviali e conseguentemente sulla lontra.

Un tratto del fiume Lese nel Crotonese, uno dei pochi siti di di presenza della Lontra rilevati durante il survey 2003

I risultati mostrano un notevole incremento della stima dei livelli di presenza (tecnicamente “occupancy”) della lontra dal 27% di presenza nel 2003 al 65% nel 2019. Un effetto di interazione tra ampiezza delle aree urbane e dimensione del corso d’acqua è il risultato principale delle analisi. La direzione di questa interazione indica che la presenza della lontra si riduce con l’ampiezza delle aree urbane limitrofe nei piccoli corsi d’acqua, mentre l’effetto delle aree urbane è nullo nei corsi d’acqua di maggiori dimensioni. Questi risultati supportano la nostra ipotesi che la ricolonizzazione di una specie può essere associata ad una marginalizzazione degli effetti antropici, ovvero alla loro persistenza solo sugli habitat della specie più vulnerabili. Nel caso della lontra gli habitat vulnerabili sono gli ecosistemi dei piccoli corsi d’acqua, facilmente degradabili da contaminanti e altre alterazioni di origine antropica. Il miglioramento delle condizioni ecologiche dei piccoli corsi d’acqua in aree urbane può essere una valida azione di conservazione per aumentare la connettività degli habitat e favorire la ricolonizzazione delle lontre.

Presenza della lontra (cerchi rossi) in Calabria centrale tra il 2003 e il 2019

L’articolo è Open Access e può essere letto e scaricato sul sito di Ecosphere a questo link.

Share This Post!