L’ecologia e la biologia dei carnivori di interesse comunitario e conservazionistico delinea il principale interesse di ricerca della società LUTRIA.
L’indagine scientifica dei soci privilegia tra le altre aree di ricerca, la descrizione, analisi e modellizzazione della distribuzione delle specie e delle sue dinamiche temporali, l’ecologia spaziale e la selezione dell’habitat e delle risorse più in generale.
In particolare, in anni recenti l’attività di ricerca della società ha interessato le seguenti linee di indagine:
1) Ri-espansione e ricolonizzazione in specie di interesse conservazionistico. Specie target di questa linea di ricerca è la lontra (Lutra lutra) che nelle ultime decadi ha incrementato il proprio areale in molti paesi europei, ricolonizzando territori da cui era scomparsa. Il processo di ricolonizzazione della lontra è stato descritto e indagato in Italia e nella Repubblica Ceca (in collaborazione con ALKA Wildlife o.p.s.), analizzando i fattori naturali e antropici che possono avere favorito il recupero della specie, con particolare attenzione ai patterns e cambiamenti dell’uso del suolo, come risultato di cambiamenti socio-economici. Prodotti della ricerca: Marcelli M., Fusillo R. Biodivers Conserv (2009) 18: 2941-2959; Marcelli M. et al. Diversity Distrib (2012) (published online 21 March 2012).
2) Sviluppo, sperimentazione ed applicazione di protocolli ottimali di raccolta ed analisi di dati di “presenza/assenza” delle specie per la valutazione dello stato di conservazione e la quantificazione della selezione dell’habitat. Specie target: lontra (Lutra lutra) e altri mesocarnivori di interesse comunitario, ad es. gatto selvatico (Felis silvestris). I modelli statistici di occupazione (occupancy models) recentemente sviluppati da MacKenzie et al. (2002, 2006) producono stime accurate della percentuale di presenza di una specie da dati di presenza-assenza rilevati ripetutamente su un campione di siti, stimando il parametro specifico di rilevabilità della specie target (detection probability o probabilità di rilevare la presenza di una specie in un sito quando questo è occupato dalla stessa). Stime di abbondanza locale sono possibili dagli stessi dati applicando modelli più complessi sviluppati da Royle e Nichols (2003). Pochi esempi di applicazioni di questo tipo esistono per la lontra (Fusillo et al. 2007, Jeffress et al. 2011), nonostante rappresentino i migliori approcci disponibili per valutare lo stato di conservazione di una specie in un’area. L’attività di ricerca in corso intende sviluppare protocolli ottimali di raccolta di dati di presenza-assenza delle specie target, in particolare della lontra, per massimizzare l’accuratezza e la precisione delle stime del numero di siti occupati dalla specie in un’area e dell’abbondanza locale (numero di individui per sito). La ricerca sta valutando una serie di aspetti cruciali attinenti al disegno di campionamento, che includono la forma di replicazione del dato di presenza-assenza necessaria come input dei modelli di occupazione e abbondanza, la definizione e la selezione dei siti di campionamento, l’autocorrelazione dei dati spazialmente contigui e la combinazione ottimale del numero dei siti e del numero di repliche del dato. Inoltre, è oggetto di indagine la relazione tra la dimensione del campione e la capacità in termini di potenza statistica di rilevare cambiamenti nel tempo del numero dei siti occupati dalla specie in un’area. Le forme di campionamento ottimali per le specie target, sono individuate utilizzando dati reali e simulati considerando diversi scenari di applicazione. La ricerca è indirizzata in particolare a sviluppare applicazioni degli occupancy models per la valutazione dello stato di conservazione delle specie in contesti di scala locale (ad es. siti Natura 2000, aree protette regionali ecc.). Tale linea di indagine affronta temi relativamente nuovi nel contesto italiano e del monitoraggio di alcune specie di interesse comunitario e conservazionistico, quali ad es. la lontra.
3) Stato di salute, cause e condizioni di mortalità, e parametri demografici e biometrici della popolazione di lontra in Italia. Attraverso lo studio post-mortem sulle lontre italiane, denominato progetto RECAL “RECupero ed Analisi post-mortem di carcasse di Lontra”, sono state poste le basi per una raccolta di lungo periodo, estesa e standardizzata, di dati da carcasse di lontra rinvenute nell’area di distribuzione italiana della Lontra. La ricerca è finalizzata a raccogliere campioni biologici e dati utili alla stima dei parametri demografici e biometrici della popolazione italiana di lontre, e alla valutazione dello stato di salute e di potenziali minacce per la popolazione, nel medio-lungo periodo. Il progetto RECAL, attuato nel Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni (PNCVDA), e aree contigue nel periodo 2011-2015, è realizzato in collaborazione con la Facoltà di Medicina Veterinaria dell’Università di Teramo, e, precedentemente, con l’ente PNCVDA e la ASL02 Lanciano-Vasto-Chieti.